1. Il nome UiPath a molti non dirà nulla. É una società leader nell’RPA (Robotic Process Automation) fondata in Romania nel 2005 da Daniel Dines che, al debutto a Wall Street, ha raggiunto una valutazione di 35,8 miliardi di dollari. Uhm, molto interessante, ma cosa automatizza? Funzioni ripetitive da ufficio. I suoi programmi, partiti dal semplificare le immissioni dati, ora svolgono attività contabili, finanziarie, legali e di risorse umane eseguendo interi processi aziendali apprendendo dal contesto. I bot sono percepiti in due modi: assistenti digitali progettati per rimpiazzare gli umani oppure per liberarli da compiti noiosi destinandoli ad altri di maggior interesse. Però non so se mi vedrei un Fantozzi bot, ci devo riflettere.
2. Sony ha presentato una domanda di brevetto per “intelligenza artificiale automatizzata per eseguire attività specifiche durante le applicazioni di gioco”. Il sistema studierebbe lo stile del videogiocatore, assimilandone peculiarità strategie e atteggiamenti, per sostituirlo in fasi lunghe o logoranti oppure per quando si sovrappongono ad altri impegni quali mangiare o per esempio vivere. Sto già immaginando l’IA che inizia al mio posto le serie tv per dirmi se devo o meno vederle.
3. Niko Omilana, youtuber inglese da 3,5 milioni di iscritti al suo canale, ha dichiarato in un video di 44 secondi: “Sono padre fondatore e leader supremo di NDL, la Niko Defense League. Amici, votatemi come Sindaco di Londra alle elezioni del 6 maggio”. Nei sondaggi tra i 20 candidati alla carica è salito sino al quinto posto col 5%, ma era tutto uno scherzo, seppur partito da lontano (in origine le elezioni erano previste nel 2020). Una situazione che ricorda “The Waldo Moment”, episodio del 2013 della serie antologica Black Mirror, in cui un orsetto virtuale, comandato da un comico, concorre per delle elezioni. Non vi rivelo altro se non che Waldo fu sviluppato ispirandosi a un politico ritenuto dall’opinione pubblica il Razzi inglese: Boris Johnson.
4. Le poste inglesi hanno utilizzato per vent’anni un software pieno di bug. Sin qui, abituati a Poste Italiane, per quanto salvatrice della gestione del piano vaccinale in Lombardia (e questo la dice tutta sulla qualità della dirigenza regionale), non siamo colpiti, anzi ci lasciamo andare a un “Capirai…”. Tuttavia, Horizon, questo il nome del programma, sballando i conti dei vari uffici postali ha causato l’incriminazione di 47 capi filiale, oltre ad altri 900 procedimenti in corso di rianalisi, per furti di decine di migliaia di sterline ai danni dello Stato (anche in questo caso evitiamo il paragone nostrano). É emerso che Post Office fosse a conoscenza di queste disfunzioni, con addirittura l’accesso ai conti possibile da remoto a qualsiasi informatico, ma nei processi ha sempre sostenuto la linea di non responsabilità del loro sistema.
5. Stefano Surace, assegnato dal 2005 al Centro Operativo Emergenza Incendi dell’Ospedale di Catanzaro, ha percepito 538mila euro di retribuzione senza mai prestare servizio. Questo quanto emerge dall’indagine “Mezzo servizio” condotta dalla Guardia di Finanza. Ovviamente questo risultato di essere pagati per oziare non è stato raggiunto con la sola imposizione delle mani, almeno non delle proprie, ma tramite minacce e pressioni esercitate “da persone molto distinte” sui resposabili dell’ufficio. Tutto molto bello, però cosa stra cacchio è un Centro Operativo Emergenza Incendi interno a un ospedale? Chiamare i Vigili del Fuoco è così faticoso?
6. Nella settimana 11 vi avevamo raccontato come venne avvelenato Aleksej Navalnyj, oppositore di Putin. L’uomo, condannato a 2 anni e 5 mesi di detenzione in colonia penale, ha interrotto dopo 24 giorni lo sciopero della fame avviato il 31 marzo per ottenere assistenze mediche adeguate. Migliaia di cittadini, nonostante le minacce di arresto (e un migliaio finiti in stato di fermo, secondo l’ONG russa OVD), sono scesi in piazza a sostegno della sua richiesta nel giorno in cui Putin pronunciava il discorso alla nazione senza mai citare il rivale.
7. Buona domenica.
Andrew Villani