Sesto shottino vincitore
Dopo alcune settimane di trono condiviso, pubblichiamo con un piccolo commento il racconto unico vincitore della sesta settimana del concorso Shottini.
Prima, però, fateci fare i complimenti ai 38 che a oggi hanno partecipato a tutte le settimane!
Oggi 20/04, su Facebook e Instagram, la parola della settima e penultima settimana.
La porta sul retro era una lamiera ritorta, ci infilammo nel taglio aperto di chi ci aveva preceduto, ombre sdegnose di gatti schizzarono via svelte tra i piedi. La sala era silenziosa, come prima dell'inizio. Cominciasti a correre tra le poltrone schierate, e a ridere forte; una fila di denti sfrontata sulla faccia, come la zazzera che ti eri tagliata la mattina da sola, con le forbici di tua madre sarta. "Spogliati", dicesti dall'ultima fila, "le scarpe no, tienile". Stavamo nudi, incastrati in pose indecenti, e io sentivo occhi di fantasmi muti puntati su di noi come un tempo addosso allo schermo, odore di fumo di quando si poteva, la pelle accesa dal raggio bianco che attraversava obliquo la sala sopra di noi. Ti avevo ancora nelle mani, dopo, mentre guardavo le nostre gambe distese sopra le poltrone; ai piedi le scarpe grosse rubate a tuo padre mi fissavano cupe.
Valentina Norini
Lo shottino di Valentina Norini ha vinto la sesta settimana del concorso letterario Shottini grazie a ciò che non crediamo si aspetti.
Il suo shottino è una storia; più che la cura delle parole, sulle quali vi chiediamo di esser cauti, sono stati i dettagli che ci hanno colpito; e la presenza, appunto, di scene che scorrevano. Le forbici della madre sarta, le scarpe del padre; non siamo nel contesto di Celentano (È inutile bussare, qui non vi aprirà nessuno), ma in quello di una confidenza stabilita a fatica, richiamata nel raggio del cinema, una visione loro e una visione, più voyeuristica, ma mai morbosa, nostra. Valentina ha il pregio di riprendere una scena che ha evocato molti cliché, e non perdersi nel cliché. Brava lei.
Vai in balconata, Valentina.
Elementi graditi alla giuria: le accuratezze di osservazione della storia, sopra tutto; i piccoli dettagli che portano fuori la storia e la fanno respirare.
Elementi che no: che scrivere sia un atto di voce, è indubbio. Ma è un atto di lingua e visione, non di parola. La parola è la ricerca narcisistica del bravo. Pulisci un po’ di quegli aggettivi, e vedrai che la storia emerge.
Questo shottino ha preso 107 apprezzamenti social e una valutazione di 7.25.
Valentina Norini è l’ottava finalista.
Andiamo quindi a riassumere: i finalisti al momento sono Maddalena Roncoletta, Bruno Pernice e Giorgia Mosna, Elena Agostini, Ilaria Serra, Davide Bertelè e Anna Martinenghi, e Valentina Norini.